ore 00:23
Così è iniziata la nostra storia,
con una passione in comune. Un cantante che, pur essendo morto 40 anni fa, ha contaminato le nostre anime fino a renderci possibile andare oltre il primo contatto. Non smetterò mai di pensare a questi messaggi, mai. L'inizio di tutto. Per me tutto quello che non credeveo potessere esistere: tenere al bene e alla felicità di una persona più che a ogni altra cosa. In questi quattro anni ne abbiamo già passate tante, tu sei passata dall'essere una stundentessa impanicata al diventare una dottoressa che cerca il suo posto nel mondo, con una carica da assessore e, ci metterei la mano sul fuoco, ancora tanti traguardi da tagliare. Anche se non ci credi, è così. Andrà così, perché io ho imparato a conoscerti e capirti in questi 48 mesi (sembrano pochi detti così... forse).
In ogni caso non ho creato questo spazio per motivarti, anche se continuerò sempre a farlo perché credo in te più che in chiunque altro. Ho creato questo spazio perché magari potrà essere il nostro spazio (segreto) dove col tempo aggiungeremo tutti i momenti importanti, divertenti e anche difficili del nostro percorso insieme. Forse sarà l'ennesima cosa che abbandonerò, chissà , l'importante sarà non abbandonare mai la speranza e la fiducia in noi, quello davvero non posso farlo e non voglio farlo.
Spero che qui, i giorni difficili, riusciremo a trovare i motivi per cui siamo così unici insieme, così forti e così deboli.
Io continuo a credere in noi, continuerò a farlo finché avrò forza per respirare. Te lo giuro.
Ti amo, sempre.
Stefano
Capitolo 7, l'avresti mai detto?
Sette anni, forse l'obiettivo che più di tutti ci sembrava assurdo all'inizio di questa storia. Sette anni. Non sto qui a trasformarli in mesi, giorni, ore o minuti (anzi, per farlo clicca qui e te lo dirà ChatGPT), sono qui perché è importante lasciare qualcosa di scritto che possa, come è accaduto 3 anni fa, restare per sempre qui, in questo spazio solo nostro, anche se accessibile a tutti. È un po' in questo modo che funziona l'amore, no? Tutti sanno che due persone stanno insieme, nella maggior parte dei casi, ma nessuno veramente sa cosa succede dentro quell'amore.
Noi, io e te, quello che succede nel nostro lo sappiamo bene. Certo, a volte non ci capiamo, forse io non capisco te, oppure faccio finta di non capirti, come dici tu, ma alla fine ogni gioia e ogni dolore lo portiamo dentro il nostro spazio e lo facciamo diventare parte di quello che siamo e che saremo. La vita è piena di difficoltà , ma devo dire che da quando ho te al mio fianco tutto mi sembra più tollerabile, le gioie sono più vive, le amarezze più digeribili. Sei una Gaviscon per i miei bruciori di spirito.
L'ultima volta che ti ho scritto in questo spazio, 3 anni fa (sì, faccio deliberatamente finta che la parte di New York non esista, ma è una promessa che manterrò), mi dicevo sorpreso del fatto che tu fossi diventata la cosa più importante di tutte, inaspettatamente. Tu eri alla ricerca del tuo posto nel mondo, io mettevo la mano sul fuoco sapendo che avresti tagliato altri traguardi. Indovina un po'? Ora sei #statale e appassionata al tuo lavoro. Forse non hai ancora trovato del tutto il tuo posto nel mondo, ma una strada l'hai intrapresa. Sono curioso di scoprire dove sarai e cosa scriverò fra qualche anno.
Forse sto divagando un po', ma ogni tanto mi piace pensare solo a noi e a tutto quello che è successo in questi anni. Una convivenza, te ne ricordi? I viaggi in treno, il cibo di tua madre, la corollina alla stazione ad aspettare e il GrandApulia. Le dormite insieme, i due bagni, le mattine senza niente da mettere, il cucinare insieme, il mangiare insieme la sera, il divano più scomodo del mondo. È stato solo un anno ma un sacco di cose di quella quotidianità mi mancano. Tanto. Aprirti la porta quando sentivo l'ascensore, darti un bacetto prima di iniziare la giornata. Io non riesco già , dopo pochi mesi, a non pensare con nostalgia a quella parentesi che spero, un giorno, quando avrò un armadio, si riaprirà .
Comunque basta, penso di aver detto pure troppo. Una cosa forse non ho detto, ed è una cosa che forse sto dicendo troppo poco ultimamente: ti amo. Ma proprio tanto.
Voglio che tu lo sappia, chiaro, che dopo sette anni ti amo ancora di più. Ogni volta che non ti sento, ogni volta che litighiamo, è come se scendesse un velo di cenere su tutto il mondo. Le cose sono meno brillanti, tutto mi sta sul cazzo. Non mi piace. Per me è tutto chiaro ogni volta che sento la voce di Rino, o di De André, o di Guccini, ogni volta che leggo una frase della Fallaci o semplicemente ogni volta che leggo il tuo nome sullo schermo dell’iPhone.
È chiaro che per me, mesi o anni che siano, ogni giorno è come se ci fosse un nuovo amore. Sempre tu.
Stefano

















To be continued...